NIS2: la sicurezza non è più un’opzione

Cos’è la NIS2 e perché è importante

La Direttiva NIS2 (Network and Information Security 2) è il nuovo quadro normativo europeo per la cybersecurity, entrato in vigore il 16 gennaio 2023. Concepita per sostituire la precedente Direttiva NIS, mira a valorizzare la resilienza dei sistemi informativi e delle reti in un contesto in cui le minacce digitali sono sempre più sofisticate.
L’obiettivo è garantire che le infrastrutture digitali, i servizi essenziali e le catene fornitura critiche siano protetti in tutta l’Unione Europea, in modo più uniforme e coordinato.

 

Abbiamo pubblicato un articolo approfondito riguardo la Direttiva. Lo trovi qui.

Quali sono i principali obblighi

Le imprese che rientrano nel perimetro della NIS2 devono adottare una serie di misure tecniche, organizzative e procedurali, oltre a rispettare scadenze e obblighi di notifica. Di seguito i punti chiave.

Governance, responsabilità e formazione

  • I vertici aziendali (dirigenti, consigli di amministrazione) devono approvare le misure di gestione del rischio, essere formati sul tema della cybersecurity e vigilare sull’efficacia delle misure.

  • È necessario predisporre una formazione periodica per tutti i dipendenti, con particolare attenzione al personale operativo e alle figure di management.

Gestione del rischio e continuità operativa

  • L’impresa deve analizzare periodicamente i rischi informatici, definire politiche e processi di sicurezza, e attuare misure quali autenticazione forte, crittografia, backup, monitoraggio degli accessi.

  • Deve essere garantita la continuità operativa: piani di disaster-recovery, backup, gestione delle crisi e capacità di resilienza di sistema

Sicurezza della catena di fornitura

  • Non basta proteggere solo l’azienda, ma anche i fornitori e i partner che partecipano alla filiera. La direttiva richiede che i contratti, le clausole e le verifiche di sicurezza estendano la protezione anche agli anelli esterni.

Notifica degli incidenti

  • In caso di incidente significativo (che comprometta la riservatezza, integrità o disponibilità dei sistemi), devono essere segnalati i fatti alle autorità nazionali competenti (in Italia, la Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale – ACN).

  • Sono previste tempistiche stringenti per la notifica: la direttiva europea parla dell’obbligo, i decreti nazionali definiscono l’esatto timing.

Audit, monitoraggio e controlli

  • Le organizzazioni devono predisporre audit interni, controlli periodici e revisioni delle misure di sicurezza, dimostrando che operano in modo proattivo.

  • Le autorità nazionali effettuano vigilanza, ispezioni e possono applicare sanzioni in caso di inadempienza.

Scadenze da tenere d’occhio

La scadenza più importante è quella del 1° gennaio 2026 (o comunque quando il decreto definirà piena operatività): entrata a regime degli obblighi di notifica e conformità.

È dunque importante iniziare con una “gap-analysis” quanto prima, per non trovarsi in difficoltà prossimamente.

Passi pratici per iniziare l’adeguamento

Per non farsi trovare impreparati, ecco una roadmap in cinque tappe semplici, ma efficaci.

  1. Verifica del perimetro
    Analizza se l’azienda rientra nei soggetti “essenziali” o “importanti” della NIS2. Considera settore, fatturato, numero di dipendenti, ruolo nella filiera.

  2. Gap-Analysis
    Valuta lo stato attuale delle misure di cybersecurity: politiche, procedure, infrastrutture, formazione, fornitori. Identifica le lacune rispetto ai requisiti della direttiva.

  3. Piano di adeguamento
    Definisci le priorità, le risorse, i tempi e le responsabilità. Prevedi: aggiornamento infrastrutture, formazione del personale, contratti e verifiche fornitori, piani di continuità.

  4. Formazione e cultura aziendale
    Organizza percorsi formativi per tutto il personale. Sensibilizza sulla cybersecurity. Prevedi simulazioni e test per gestire phishing, gestione credenziali, incidenti.

  5. Monitoraggio e miglioramento continuo
    Stabilisci processi di controllo, audit interni, verifica periodica delle misure. Aggiorna le politiche in funzione delle evoluzioni del rischio e delle minacce.

In sintesi

La Direttiva NIS2 rappresenta un punto di svolta per la cybersecurity aziendale in Europa: più ampia nell’ambito di applicazione, più stringente negli obblighi e più rigorosa nei controlli.
Per le imprese digitali, è una chiamata all’azione: non solo per rispettare la normativa, ma per elevare il livello di protezione, resilienza e fiducia nel proprio sistema informativo.
Chi saprà cogliere l’opportunità, sarà in una posizione migliore nel mercato digitale in evoluzione.

Restare indietro non è solo rischioso, può costare caro — in termini di sanzioni, reputazione, continuità del business. Prepararsi oggi significa proteggere la crescita di domani.

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